Dermatologia balanoprepuziale
SALERNO
Malattie del glande, del prepuzio e del solco balanoprepuziale
- IL SOLCO BALANOPREPUZIALE IN DERMATOLOGIA GENITALE
- La dermatologia balanoprepuziale è un settore della dermatologia genitale che si occupa delle patologie del solco naturale che separa il glande dal prepuzio ed è praticata da tutti i medici specialisti in dermatologia e venereologia, come illustrato in tabella 1. A volte utilizziamo genericamente il termine venereologia per indicare tutte le manifestazioni cliniche presenti a livello anogenitale, indipendentemente della loro natura trasmissibile.
CHI SI OCCUPA DELLE PATOLOGIE DEL SOLCO BALANOPREPUZIALE
Oggi si preferisce utilizzare il termine dermatologia genitale, per indicare l’area della dermatologia che si occupa dello studio dei fenomeni fisiologici (es. grani di Fordyce, papule perlacee, etc) e patologici dei genitali esterni, sia di natura infettiva (malattie veneree come papulosi bowenoide, herpes genitale, condilomi, mollusco contagioso, infezioni da candida, ulcera molle, sifilide, gonorrea, linfogranuloma venereo, granuloma inguinale, infezioni da clamidia, infezioni da micoplasma, infezioni da trichomonas, etc) che non infettiva (per esempio balanopostite diabetica, balanite irritativa, balanopostite traumatica, balanite psoriasica, lichen sclerosus, eczema genitale, balanite di Zoon, vitiligine, afte genitali, angioedema, angiocheratomi, eritema polimorfo, eritema fisso da farmaci, malattia di Kaposi, balanite lipoidica, nei, etc). A sua volta la dermatologia genitale può essere suddivisa sul piano topografico in aree ancora più settoriali (es. dermatologia balanoprepuziale, dermatologia vulvare, dermatologia proctologica, etc).
DERMATOLOGO | ||
DERMATOLOGIA | VENEREOLOGIA | |
▼ | ▼ | |
Dermatologia allergologica | Malattie anogenitali non infettive | Malattie a trasmissione sessuale |
Dermatologia pediatrica | ▼ | |
Malattie infettive e micologia | DERMATOLOGIA GENITALE MASCHILE E FEMMINILE | |
Dermatologia del cavo orale | ▼ | ▼ |
Tricologia e cuoio capelluto | Dermatologia genitale maschile | Dermatologia genitale femminile |
Malattie delle unghie | Dermatologia balano prepuziale | Dermatologia vulvare |
Dermatologia omeopatica | ||
Malattie dermatologiche dell’orecchio | Dermatologia proctologica | Dermatologia proctologica |
Dermatologia geriatrica | ||
Malattie cutanee della mammella | Venereologia | Venereologia |
Malattie dermatologiche del piede | ||
Microscopia di superficie | Penoscopia (balanoscopia) | Vulvoscopia |
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DIAGNOSTICA E TERAPIA IN DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA | ||
Mappa dei nei | Genitoscopia (penoscopia) | Genitoscopia (vulvoscopia) |
Dermatoscopia del cuoio capelluto | Crioterapia con azoto liquido | Crioterapia con azoto liquido |
FISIOPATOLOGIA DEL SOLCO BALANOPREPUZIALE
Il GLANDE rappresenta l’estremità del pene e in stato di flaccidità è ricoperto da una piega cutanea denominata PREPUZIO. La base del glande (corona del glande) può presentare lungo la sua circonferenza, delle formazioni biancastre fisiologiche di qualche millimetro di diametro, note come papule perlacee, che una volta diagnosticate al momento della visita dermatologica, non necessitano di terapia, in quanto non infettive. Il SOLCO BALANOPREPUZIALE è la porzione di cute che separa la corona del glande dal collo del pene.

Il solco balanoprepuziale separa il glande dal prepuzio e può essere sede di diverse patologie veneree, ma anche di fenomeni non infettivi

COS’È LO SMEGMA?
Nel solco balanoprepuziale si accumula una sostanza bianco giallastra costituita da sebo, enzimi antimicrobici (es. lisozima) e cellule epiteliali desquamate, denominata smegma. Lo SMEGMA (dal greco σμῆγμα = sapone) viene prodotto essenzialmente dalle ghiandole sebacee adiacenti il frenulo (ghiandole di Tyson) e in condizioni fisiologiche svolge funzioni antimicrobiche e di lubrificazione, ma se presente in eccesso può talora causare un’infiammazione recidivante nota con il termine di balanopostite seborroica. La produzione di smegma è massima nell’adolescenza e si riduce progressivamente negli anni fino a scomparire quasi del tutto negli anziani, nei quali è più frequente il riscontro di una balanite xerotica.

Eccesso di smegma (foto in alto) e condilomi localizzati nel solco balanoprepuziale (immagine in basso)

TERMINI COME FRENULO, SMEGMA, GLANDE E PREPUZIO SI UTILIZZANO NEL SESSO MASCHILE MA ANCHE NEL SESSO FEMMINILE
Il FRENULO del prepuzio è una piccola plica cutanea che unisce sulla faccia inferiore del pene, il meato uretrale esterno con il solco balanoprepuziale. Esso può talora infiammarsi o anche lacerarsi durante i rapporti sessuali e può essere sede di condilomi o di altre malattie veneree e non. In molte malattie del pene, l’infiammazione può interessare sia il foglietto interno del prepuzio (superficie scorrevole a contatto con il glande) che il foglietto esterno, che continua con la cute di rivestimento del pene. Il prepuzio termina con un bordo libero, denominato orifizio del prepuzio, il cui calibro si restringe in caso di fimosi, impedendo il completo scoprimento del glande. La cute che ricopre il foglietto interno del prepuzio, contiene piccole ghiandole sebacee (ghiandole di Tyson) soprattutto nel solco balanoprepuziale, dove producono lo smegma. La cute esterna del pene è solitamente pigmentata e oltre a presentare ghiandole sebacee, può presentare peli. Glande, prepuzio e solco balanoprepuziale sono innervati da fibre della sensibilità somatica, derivanti dal nervo pudendo. Disturbi della conduzione dello stimolo nervoso a questo livello, possono essere alla base della penodinia, fenomeno caratterizzato da prurito intimo, bruciore e ipersensibilità del glande. Termini come frenulo, glande, prepuzio e smegma, sono utilizzati per l’uomo (dermatologia genitale maschile) e meno frequentemente anche per la donna (dermatologia genitale femminile), in cui sono ugualmente presenti il glande (estremità terminale del clitoride) e il prepuzio (piega cutanea che origina dalle piccole labbra e riveste il glande del clitoride). Analogamente a quanto avviene nel sesso maschile, tra il glande del clitoride e il prepuzio, si forma lo smegma clitorideo, sostanza bianco giallastra secreta dalle ghiandole apocrine del clitoride. Queste aree sono anch’esse innervate dal nervo pudendo (plesso perivaginale) la cui soglia di attivazione può essere talora alterata in caso di vulvodinia.

Papule perlacee (foto in alto) e grani di Fordyce (foto in basso), entrambe manifestazioni fisiologiche in dermatologia balanoprepuziale

MANIFESTAZIONI FISIOLOGICHE DEL SOLCO BALANOPREPUZIALE
In dermatologia balanoprepuziale si osservano frequentemente formazioni fisiologiche, che solo raramente entrano in diagnosi differenziale con alcune malattie a trasmissione sessuale. I grani di Fordyce (detti anche granuli di Fordyce o Fordyce spots), sono piccole ghiandole sebacee non annesse ai follicoli piliferi, presenti sulla cute del pene, della vulva e del prepuzio. Si presentano come granuli giallastri di qualche millimetro di diametro ed essendo manifestazioni fisiologiche, non richiedono solitamente terapia. Le papule perlacee della corona del glande (penile pearly pink papules o hirsuties papillaris penis) sono note anche come papille fisiologiche del pene, presentano alla penoscopia un caratteristico pattern vascolare a forcina, che li differenzia dalle infezioni da HPV (pattern vascolare punteggiato). Queste formazioni fisiologiche, possono essere presenti anche nella donna (es. introito vaginale, piccole labbra, etc) dove non rappresentano un fenomeno patologico e prendono il nome di papillomatosi fisiologica (in dermatologia genitale femminile si utilizzano anche altri sinonimi come pseudocondilomi vulvari, papillomatosi vestibolare, hirsuties papillaris vulvae e vulval micropapillae).